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Tom Clancy’s Ghost Recon Breakpoint – Anteprima

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Tempo di lettura:2 Minuti, 59 Secondi

Preannunciato durante l’E3 2018 Ghost Recon Breakpoint sembrava promettere bene; anche se durante l’anteprima non ci convinceva molto la grafica eravamo in trepidante attesa per tutte le novità.

Abbiamo provato la beta test e siamo pronti a dirvi tutte le novità e le nostre impressioni.

Tra le tante novità spicca l’intelligenza artificiale dei nemici che sembra essere migliorata rispetto al precedente capitolo. Adesso i nemici riescono a vedere e sentire meglio dinanzi al loro raggio visivo anche dalla distanza.


Prede E Cacciatori (Volanti)


Ghost Recon Breakpoint si allontana parecchio da Wildlands come meccaniche e come storia. Ci basti pensare che in questo caso siamo noi la preda, il nostro personaggio di nome Nomad verrà inviato con un gruppo di soldati al largo dell‘isola di Auroa sulle tracce di una nave scomparsa, da lì ci ritroveremo intrappolati sull’isola cercando di sopravvivere con lo scopo di riuscire a fuggire da essa.

ghost-recon-breakpoint-betaDiversamente da Wildlands, quando il nostro personaggio verrà ferito non recupereremo salute con il passare del tempo ma dovremo medicarci, quindi prestare attenzione alle nostre scorte di medi-kit sarà di vitale importanza. Questo capitolo sembra ricalcare un po’ le orme di Metal Gear Solid 3, dove il nostro personaggio, il rambo della situazione, doveva sopravvivere nella giungla.

ghost-recon-breakpoint-beta-1L’isola in questione è presidiata da una compagnia di nome Skell Technology, la quale produce droni ed altre tecnologie militari con lo scopo delle sicurezze nazionali.

La Skell purtroppo dimostra di essere un pericolo dal momento in cui uno dei suoi droni, violando i protocolli di sicurezza, ha ucciso un membro di spicco del governo.

Un nemico principale legato alla Skell sarà Cold, personaggio interpretato dall’attore Jon Bernthal, attore famosissimo che abbiamo incontrato in The Punisher e The Walking Dead.

ghost-recon-breakpoint-beta-2Noi ci ritroveremo immersi a 360 gradi nella natura selvaggia e nel contempo avremo a che fare con la più alta tecnologia mai creata.

Dalla beta abbiamo scoperto, per adesso, l’unico rifugio di nome Erewhon, non conosciamo la presenza di altri rifugi, da quest’ultimo potremo parlare con i vari personaggi legati alla storia per poter acquisire missioni principali o secondarie.

Addentrandoci nella giugla potremo raccogliere materiali che ci aiuteranno nella sopravvivenza con la possibilità di riutilizzarli per creare oggetti. In pratica diventeremo tutt’uno con la natura al punto tale che per mimetizzarci avremo anche la possibilità di rotolare nel fango.

Una delle cose rimaste invariate sono i mezzi di trasporto, sempre presenti le motocross, elicotteri ed i piccoli fuoristrada.

Per le armi invece qualcosa è cambiata, adesso si potranno migliorare aumentandone il livello e modificandole molto più di come si faceva sul vecchio Wildlands.

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Problemi Solo Per La Beta?


Lo abbiamo provato su una Xbox One X per ore riscontrando molti bug, tra cui anche problemi di frame rate, mezzi incastrati a mezz’aria tra piante ed alberi, personaggi che parlano senza muovere le labbra, armi che spariscono (sì ci siamo ritrovati a sparare proiettili senza arma) e terreni palesemente copiati ed incollati bruttissimi da vedere.

Spostarsi adesso è diventato molto più pesante e lungo come tempi in quanto non avremo più i ribelli come su Wildlands, pronti a donarci immediatamente un mezzo, soprattutto quando questo diventa inutilizzabile e trovarli spesso non è semplice.

Tutte le novità tendono a distaccarsi parecchio dal vecchio Wildlands, il che non è un peccato in quanto sono tutte meccaniche che ci sono piaciute. Con qualche sfumatura gdr come l’equipaggiamento e le armi, andiamo in parte ad avvicinarci a The Division ma purtroppo tra scarsi dettagli grafici ed un buon numero di bug non siamo molto soddisfatti e speriamo che sia solo un problema della beta.


Gilbrush
Sono cresciuto tra computer, videogiochi e strumenti musicali, le mie più grandi passioni che oggi sono il mio lavoro. Oltre a dedicare gran parte del mio tempo al mondo videoludico dedico altrettanto al mio lavoro principale di programmatore informatico.

“Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita”
Confucio

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